Fresco di nuovo album, Fortune Favors The Bold, Dave East ha scambiato quattro chiacchiere con Ebro Darden di Apple Music, per presentare al meglio questo suo nuovo progetto che coinvolge contemporaneamente Pablo Escobar, il Wu-Tang Clan e molto altro ancora.
In esclusiva per voi l’intervista completa e le parti più salienti tradotte in italiano.
Dave East racconta Fortune Favors The Bold, carriera da attore e famiglia
Il rapper di New York è stato recentemente ospite di Ebro Darden nello studio di Apple Music 1 per parlare del suo secondo album ufficiale, Fortune Favors The Bold, delle registrazioni a Medellín nella casa di Pablo Escobar, della collaborazione con RZA e Ghostface Killah dopo aver recitato in Wu-Tang: An American Saga, di come le sue figlie lo aiutino a superare le perdite personali, dei suoi ruoli come attore e altro ancora.
Abbiamo avuto il piacere di avere per voi in esclusiva alcuni contenuti, che trovate di seguito tradotti, assieme al video completo dell’intervista:
Come anticipato, uno degli argomenti maggiormente affrontati in puntata è stato Fortune Favors the Bold, identificato da Dave East come un vero proprio album, non un mixtape:
«Con un mixtape mi approccio come se fosse un album, ma so che sarà più orientato verso lo stile di strada. So chi è il pubblico a cui lo sto dedicando. Con l’album, quando lo presenterò all’etichetta, e so che sarà una di quelle, ci saranno parecchi soldi dietro e tutto… Voglio realizzare brani più globali o di portata più ampia, capisci cosa intendo?»
Un album realizzato in una casa molto particolare, che ricorderà sicuramente qualcosa di speciale ai fan della serie TV Narcos:
«Sono sempre stato un fan di Pablo Escobar e non intendo della distruzione che ha portato con sé, quanto della sua mentalità, della sua attività e di lui stesso: sono un grande fan di Pablo. Quindi, quando sono andato là ho pensato “Ehi, perché non facciamo musica là? E’ un ambiente diverso, tutto è diverso. Non si tratta di New York, LA, Miami, è diverso.” Abbiamo installato lo studio proprio nella casa. Siamo stati in uno dei suoi nascondigli. C’era una piscina dentro la casa, una gran casa. A Medellin: lo giuro. Ho inciso 12, 13 tracce dell’album nella casa, proprio dove stava lui. C’erano degli chef che preparavano la colazione, svegliavano la gente, Mike era già là a creare basi. Ci gettavamo anche in piscina. Ho incontrato suo fratello, ha un solo occhio. Era in prigione, gli hanno mandato della posta o qualcosa del genere, e quando l’ha aperta, gli è esplosa in faccia. Comunque ho incontrato suo fratello. Il fratello maggiore, sì. È stata un’esperienza incredibile, considerando che avevo visto tutti quei documentari e avevo seguito tutto ciò. E poi andare lì e poter essere così vicino, incontrare la sua famiglia, essere nella casa in cui lui viveva e tutto il resto, è stato fantastico.»
Ma c’è un’altra stagione a cui sicuramente l’autore di Fortune Favors the Bold è più legato ed è Wu-Tang An American Saga, tre stagioni che consigliamo a tutti di vedere, in particolare per l’originale rappresentazione del ruolo di producer di RZA, oltre che per la performance di Dave East nei panni di Method Man:
«An American Saga mi ha permesso di avere RZA in “Hallway Piss”: gli ho offerto tre stagioni nel ruolo di Meth, pensavo quindi che potessi avere un suo beat, giusto?. Ti voglio bene RZA, grazie per questo. Dovevo impersonare Method Man, punto. Ho detto “Lo sai che anche io rappo. So di essere qua per impersonare Meth, ma ho la mia roba da mandare avanti, capisci?” Ha prestato attenzione, un saluto a RZA»
Così facendo, Dave East è entrato in rapporti stretti con alcuni componenti del Wu-Tang, in particolare Ghostface Killah, con cui ha realizzato per la prima volta in questo disco un brano insieme, Good Good Good:
«É uno di famiglia. È folle che io sia incappato in Ghostface. Lui ed io siamo sempre stati in sintonia, ma non abbiamo mai lavorato insieme. Ma ecco incontrarmi con lui, in un club proprio qua in città. Entro, lui esce e io dico “Ghost, come va?”. E lui si è congratulato con me per lo show sul Wu-Tang e robe simili. “Mi piace quel che stai facendo“. Gli dico: “Fratello, dobbiamo lavorare. Ho lavorato con Method, con Rza, ho fatto lo show, Rae ed io. Tu e io dobbiamo metterci al lavoro” E lui: “Passami qualcosa e te lo rimando subito.” Penso che stesse andando oltreoceano il giorno dopo, ma mi ha rimandato la canzone in due, tre giorni»
I progetti dietro la cinepresa non si fermano però di certo qui:
«Inizierò un film proprio all’inizio del 2024. Te lo dico senza scendere nel dettaglio. Sarò sincero dicendoti che non mi piace fare provini. Li faccio, mi va bene, ma non ti aspettare di vedermi saltare e sudare in un camerino per te. Perché, vedi, Chris Robinson mi ha dato una grande opportunità per il film “Beats” con Anthony Anderson, il mio primo film, e mi ha voluto per quel ruolo. Quindi, anche se vogliono vedere un provino per dimostrare che posso farlo, preferisco che il regista o chiunque stia organizzando la cosa dica qualcosa del tipo: “No, mi piace lui, lo voglio per quella parte“. Io sono qui a cercare occasioni, non ho tempo per tutto questo. Non ce l’ho, te lo dico sinceramente. Non ho tempo»
Nonostante i consensi presi sia come rapper in studio che come attore, Dave East ha passato alcuni momenti difficili, soprattutto per alcune perdite importanti. Per fortuna la vicinanza delle sue figlie lo ha aiutato parecchio:
«A dirla tutta, le mie ragazze Kairi e Kobi. Mi hanno fatto capire tutto. Dovrai scendere a patti con le tue perdite, ma lo farai per qualcosa. Non accetterò le mie perdite a vuoto. Fa schifo, ma è una lezione da imparare. In alternativa, in questa situazione può esserci qualcosa di utile per migliorare me stesso, le mie figlie, i miei affari, il mio brand, qualunque cosa sulla quale io sto lavorando. Ancora piango e fa male, ma accetto il dolore e penso: “Devo incanalare questo dolore in qualcosa”. Guardo alle mie figlie e non sanno perché sono triste e non conoscono le dinamiche. E loro sono nel mood migliore. Quindi ho pensato: “Devo nascondere il mio dolore e stare qui con loro“. La vita continua, ci sono cose che devo ancora curare. Devo continuare a curare quella parte. La supererò lavorando e passando del tempo con le mie figlie. Riguardo alle perdite che ho subito… Mi sto commuovendo solo a pensarci. Ma lavoro, semplicemente lavoro. Scrivere è terapeutico per me. Perché non sono il tipo di persona che parla molto di ciò che sta passando, a meno che ti conosca davvero o siamo cresciuti insieme, cose del genere. Ma scrivere è molto, molto terapeutico per me. Lo è sempre stato, sono sempre riuscito a scrivere e mi ha fatto stare meglio»
E ci tiene talmente tanto alle sue due figlie che a una, la più grande, ha dedicato già un disco intero (Kairi Chanel, 2016), alla seconda – nata a inizio 2021 – ha dedicato invece una canzone proprio all’interno di questo album:
«Kai ha un album interamente dedicato a lei ed io non voglio che crescano e Kobi dica: “Ohi, a me non hai dedicato nemmeno una canzone?“. Voglio loro bene allo stesso modo e capisci di non poterne amare una più dell’altra. Kairi è stata la mia prima figlia, nata in un momento molto particolare, avevo appena ottenuto il mio contratto. Era in un momento prima del COVD, ovunque andassi ricevevo fan art di Kairi. Kobi è nata nel 2020, durante la pandemia. È una bambina nata durante il COVID, alla fine. Tutto era rallentato, non viaggiavo. Non postavo molto di lei, capisci cosa intendo? Quindi non volevo che in futuro loro pensassero così. Conosco me stesso, sono i miei figli, quindi so che Kobi sarebbe venuta da me dicendo: “Ehi, bro, cosa succede, non hai nemmeno fatto una canzone per me? Hai dedicato un intero album a Kairi“. Quindi sì, “Letter 2 Kobi“, è il mio cuore, è la mia combattente. Kairi è la bimba amorevole, penso che Kobi sarà la combattente»
Come avete potuto leggere, dietro la produzione di Fortune Favors The Bold, ma anche al suo interno, ci sono veramente molte storie, non vi resta quindi che recuperarlo sulla piattaforma di streaming che preferite.
Se volete invece saperne ancora di più, potete recuperare di seguito la puntata di Apple Music 1 a lui dedicata: