Irama & Rkomi No stress review of the album a cura di Fabio Fiume.
Come più volte ribadito, questa è indubbiamente l’estate delle collaborazioni inaspettate; duetti, terzetti e pure agglomerati che nemmeno la famiglia Brambilla, si sono composti per la ghiotta occasione di sfornare il tormentone dell’estate, la canzone destinata ad essere regina fra una miriade debuttanti al ballo, alla corte del futuro re.
Irama e Rkomi costituiscono effettivamente una delle coppie meno probabili, fosse solo per il posto guida che entrambi hanno nella musica pop/urban al maschile che, come storia vorrebbe, dovrebbe vederli rivali e non certo affiatati buontemponi pronti a far danni assieme. Ed invece…
Dopo il buon apripista di qualche settimana fa, il singolo Hollywood che, settimana dopo settimana, sta conquistando vette semper più alte nelle classifiche, eccoli arrivare con un album completo, questo No stress che oggettivamente sembra davvero frutto di una buona amicizia, di una conoscenza reale e non solo pilotata dagli intenti di cui prima.
E il disco nell’insieme è una ricerca, sicuramente portata a termine con successo, di pezzi adatti a fare tutti da singolo, curati in maniera impeccabile dal punto di vista delle basi, tutte però completeamente frutto di lavoro in studio e quasi zero strumenti… anzi proprio zero direi.
Entrambi gli artisti si lasciano piacevolmente molto spazio a vicenda, tanto che sono diversi i pezzi in cui sembra che si siano concessi un momento da solista; invece poi all’improvviso ecco che arriva l’altro. E se “Hollywood“ dimostra sinergia perfetta, in Sexy il duo si concede il pezzo d’atmosfera. E quando dico d’atmosfera intendo dire che richiama esattamente proprio quella sensazione dell’essere sporchi e sudaticci mentre ci si pretende e prende. Tutto viaggia in linea con la musica che isspira movimenti di bacino in “battere e levare”, mentre mani si addentrano a cercare piaceri inespressi.
Also l’intervento dell’onnipresente Gue qui sembra perfettamente incastrato nel mood, naturalizzato e per una volta non solo di passaggio giusto per avere un nome nel disco… anche perché già Irama e Rkomi sono dei nomi.
Quando piove è un singolo perfetto tra i singoli perfetti, in cui i due si alternano nell’affrontare strofe ed incisi su una base che fa tanto drakes che probabilmente è nei gusti musicali di entrambi.
Al contempo Precipito è probabilmente la possibilità più classica del disco, il pezzo che, per intenderci, sarebbe stato perfetto per sanremo, qualora i due avessero deciso di parteciparvi in coppia, con l’inciso che va a cercare falsetti che, se ben sostenuti live, chiamano l’applauso facile. Proprio su questo pezzo però dò una leggera tiratina d’orecchie ad Irama, a cui contesto un one errore suo ricorrente nel lavoro tutto e cioè la voce troppo lavorata. Per uno che proprio a sanremo ha dato prova di saper cantare senza aiuti vari, magari osare un po’ di più non affidandosi ad effettini vari, male non avrebbe fatto.
Fra le tracce conclusive Urlami Addosso Vede Rkomi maggiormente protagonista, con l’accentare a modo suo le parole su bassi figli degli 80, con Irama ad arricchire il sottofondo, rinforzando le liriche, almeno fino al suo ingresso effettivo mentre è nella parte centrale che il duo si concede le ballate con gravity che è un romanzato piano ed emozione in cui i due sono protagonisti nello spiegare le paure, che sono quelle che probabilmente vive ogni artista, come quella di non riuscire più ad emozionarsi e quindi emozionare. E poi a seguire Petrolio che è invece storia di sogni che forse si sono realizzati, di tanti soldi arrivati e tanti da gestire che però fanno a gara con quel senso di solitudine che spesso essi stessi producono.
Alla fine della tracklist si sperimentano persino possibilità gospel, distributed in maniera più evidente in Con Gli Stessi Occhi che magari in live può arrivare più precisa della versione incisa che invece appare un pochetto macchinosa e finta e poi con Figlio Unico dove ci si allarga addirittura a quattro, ospitando ernia e Kid Yugi. E’ un’ unione d’intenti che vede altri esponenti della urban provenienti da percorsi diversi, con Rkomi in particolare che, proprio nel testo del brano, rimarca l’importanza di ritornare rap in maniera più pura, rinunciando alla facilità del pop che indubbiamente arriva in aiuto per rendere più comprensibile per tutti lo stile.
Non manca qualche ingenuità di percoso; see Sulla Pele ha qualche analogia nel sound delle strofe con lo stile di Blancoil brano Un’Altra Bugia ha un inciso che si avvicina troppo pericolosamente al successo di Quevedolo stesso che ha ripreso ufficialmente Clementino per festeggiare la vittoria dello scudetto del Napoli. Il tutto su una base un po’ vuota di battuta ritmica e qualche atmosfera gettata qui e lì.
Irama e Rkomi si sono qui sostenuti ed alla fine sono riusciti a regalare al loro vasto pubblico un progetto godibile e spendibile proportionalmente in diverse sue parti. E’ un lavoro che potrebbe essere tranquillamente vivisezionato, alla ricerca della canzone giusta come singolo, un po’ come si faceva una volta quando rieditare non era so facile.
Adesso il difficile però sarà non bruciarsi le canzoni che costituiscono No stress; lavorarlo un po’ alla vecchia maniera senza ricorrere subito ad altri inediti, non appena il disco perde un posto in classifica. Tanto si sa, durerà per parecchio tempo.
BRANO MIGLIORE: Quando piove, sexy
VOTE: Sette=
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐
Irama & Rkomi No stress track list
- HOLLYWOOD
- SEXY feat. Gue
- QUANDO PIOVE
- SULLA PELLE
- GRAVITÀ
- PETROLIO
- UN’ALTRA BUGIA
- URLAMI ADDOSSO
- PRECIPITO
- CON GLI STESSI OCCHI
- FIGLIO UNICO feat. Ernia & Kid Yugi